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I dividendi: che cosa sono?7 minuti di lettura

Apprendere le nozioni di base dell’economia è molto importante per operare con il trading online. Nell’ambito dei mercati finanziari esistono molti concetti che un trader deve sapere per poter scegliere quando e come aprire una posizione. Tra questi, elementi importanti da considerare nel trading online sono i dividendi: di che si tratta?

I dividendi: caratteristiche e tipologie

In economia, i dividendi rappresentano la parte di utile distribuita da una società ai suoi azionisti. Si tratta, effettivamente, di uno dei motivi che spingono un trader ad acquisire un’azione. L’entità dei dividendi viene decisa dagli amministratori della Società dopo aver fatto un bilancio, in considerazione delle necessità di investimento dell’azienda stessa. I dividendi stabiliti non vengono però distribuiti per intero: una percentuale viene trattenuta come riserva legale. Quest’ultima è, appunto, una quota del patrimonio netto di un Ente che per legge deve essere accantonata come riserva straordinaria.

I dividendi possono dividersi in due tipologie:

  • Dividendo normale: è la parte di utile che negli anni viene distribuita regolarmente.
  • Dividendo straordinario: non è soggetto ad alcuna regolarità di distribuzione.

Proviamo a fare un esempio. Immaginiamo una situazione in cui un investitore sia in possesso di azioni di una società e al termine delle negoziazioni le stesse avessero valore di 15,00 euro, con un dividendo stabilito pari ad 1,00 euro. Alla riapertura dei mercati, il valore delle azioni partirebbe da 14,00 euro e l’investitore, se decidesse di vendere, guadagnerebbe per diritto 1,00 euro, ovvero l’importo del dividendo. L’acquirente, invece, non ha nessun diritto sul dividendo. Nel corso delle vostre analisi potrete imbattervi in aziende che non permettono di effettuare dividendi tra gli azionisti. Le principali aziende che non permettono di eseguire dividendi sono le società start-up oppure altre società con una forte crescita. Queste società non permettono di offrire dividendi poichè il loro utile sarà reinvestito per la loro crescita futura sul mercato di appartenenza. 

Utilizzo dei dividendi nei mercati finanziari

Tra le diverse modalità di erogazione dei dividendi, la più diffusa è rappresentata dai contanti, seguita dall’erogazione in azioni. Quest’ultima, in ambito finanziario, viene anche chiamata “aumento gratuito di capitale“, poiché ogni investitore riceverebbe il 5% di azioni più sul proprio portafoglio. Esiste infine un’ultima modalità di erogazione dei dividendi, per la verità molto rara, ed è quella che consiste nella distribuzione di prodotti aziendali.

Il concetto dei dividendi e di tutte le altre nozioni che riguardano il trading online, può essere approfondito tramite il materiale didattico messo a disposizione delle piattaforme di intermediazione finanziaria presenti sul web. Per accedere ai corsi di formazione, ai video tutorial e agli e-book nel database dei broker finanziari, basta aprire un conto registrandosi sulla piattaforma scelta. Effettuando questa operazione vi verrà consentito, nella maggior parte dei casi, anche di simulare vere e proprie negoziazioni tramite un account demo, per acquisire maggiore esperienza attraverso transazioni dirette. Ovviamente, con un conto demo non guadagnerete né perderete nulla, ma si tratta di un’ottima possibilità di avvicinarsi al trading online in completa sicurezza.

A tale scopo, molta attenzione va dedicata alla scelta del broker finanziario attraverso il quale operare. Importantissimo è registrarsi su una piattaforma autorizzata e regolamentata dalle Istituzioni competenti. Sul nostro sito potrete trovare numerose guide e recensioni, che vi aiuteranno a muovere nella giusta direzione i vostri primi passi nei mercati finanziari.

I dividendi vengono molto richiesti dagli investitori poiché il suo investimento iniziale molto difficilmente potrà subire delle perdite sostanziali, ma i dividendi  possono crescere in modo sostanziale, principalmente per le società importanti. Questa è una delle strategie più utilizzate per sfruttare i dividendi delle società. Ma oltre a questa strategia esiste un’altra strategia molto rischiosa, poiché non sempre funziona in modo corretto e può portarvi dei risultati negativi, ma nonostante ciò viene molto spessa utilizzata dagli investitori meno esperti.

Questa strategia consente di sfruttare l’annuncio ufficiale dei dividendi, ovvero gli investitori acquisteranno il titolo subito dopo che il dividendi sono stati annunciati, per poi cercare di venderlo allo stesso prezzo dopo che hanno catturato il dividendo. Il rischio annunciato in precedenza di questa strategia sta nel fatto che il prezzo delle azioni quasi sempre si regola al ribasso subito nelle ore successive all’annuncio della distribuzione dei dividendi, cosi da riflettere la loro distribuzione.

Questo avviene perchè gli acquirenti che sono interessati già sono a conoscenza che il titolo che andranno ad acquistare non sarà più compreso del dividendo e  quindi decidono di regolare la quantità che sono disposti a pagare.

Tassazione Dividendi

Poichè i dividendi i dividendi non sono altro che dei profitti che un’azienda decide di versare ai propri azionisti, per dimostrare la fiducia nei loro confronti, ad essi solitamente vengono applicate delle tassazioni. Possiamo distinguere due tipi di tassazione la tassazione sui dividendi per partecipazione non qualificate e tassazione sui dividendi per partecipazioni qualificate. Andiamo ora a vedere cosa cambia tra i due tipi di tassazione elencati..

La Tassazione sui dividendi per partecipazioni non qualificate viene applicata alle persone fisiche che hanno la residenza in Italia e sono in possesso di azioni  non qualificate di un’azienda italiana. La loro tassazione sarà del 26% sull’intero importo dei dividendi. Mentre per le azioni non qualificate di un’azienda estera la tassazione è sempre del 26%.

La Tassazione  su dividendi per partecipazioni qualificate viene applicata alle persone fisiche che sono in possesso di azioni qualificate di un’azienda italiana oppure estera. In questo caso però le partecipazioni qualificate  consistono in una percentuale di voto pari al 2%. Il valore di tassazione sui dividendi per partecipazioni qualificate sarà pari al 49,72 %

In parole povere, se fate trading con i CFD dovrete dichiarare le plusvalenze nella dichiarazione dei redditi, insieme agli altri redditi che verranno tassati al 26%, e dovranno essere caricati nella sezione V del quadro RM, a meno che un sostituto d’imposta residente in Italia non abbia effettuato una ritenuta a titolo definitivo su tali redditi.
Tra le migliori piattaforme presenti sul web segnaliamo Plus500, 24Option, OptionBit, OptionWeb e LCG. Attraverso questi broker potrete investire nel forex, nelle opzioni binarie e su moltissimi altri strumenti finanziari, usufruendo di software e servizi altamente affidabili.

Investire nei dividendi, strategie

Per investire sui dividendi azionari vi sono due diverse strade a disposizione e quindi da poter percorrere. Quali?:

  • la strategia nota come Dividend Growth Investing ed indicata anche con la sigla (DGI). E’ però opportuno chiarire che questa non è adatta a tutti i tipi di società e questo perché investimenti del genere hanno un senso solamente se si punta su aziende piuttosto solide e soprattutto diversificate. Se la domanda che in questo momento vi state ponendo è ‘Come mai la Dividend Growth Investing non è indicata per tutte le azioni remunerative?’ ecco che la risposta è semplice. E potrete trovarla proprio qui di seguito. Infatti per investire in questo modo e per un lungo periodo è opportuno che i titoli che si trovano al centro della questione siano in grado di garantire, storicamente, un aumento costante del dividendo. A tal proposito è possibile dire che in realtà sono davvero molto pochi i colossi che da anni aumentano il loro dividendo. E quelli che riescono a farlo sono solitamente le società americane. Una delle caratteristiche più importanti di tale strategia è il fatto che per comprare azioni prima del dividendo non servono molti fondi a disposizione. L’investitore avrà quindi l’opportunità di investire in dividend stock anche avendo a disposizione poche risorse. E’ però importante valutare con estrema attenzione quella che è la propria posizione finanziaria. Questo perché investire sui dividendi rappresenta un’attività per la cui maturazione di una riscossione è richiesto del tempo. Nel caso dei dividendi è quindi molto importante che vengano investite delle somme di denaro delle quali si può fare a meno;
  • trading di Cfd: questa rappresenta la strada migliore da intraprendere se si desidera comprare azioni per investire sul dividendo senza per forza essere coinvolti in tutto ciò che tale acquisto comporta. Di preciso scegliendo il trading CFD sarà possibile incassare i dividendi senza dover necessariamente diventare azionisti di una società. Tale vantaggio è legato al fatto che proprio i Cfd pagano i dividendi. In questi casi bisognerà scegliere broker seri ed affidabili. Ed uno di questi è Plus500, considerato proprio uno dei migliori attualmente presenti sul mercato. Investire nel trading online però potrebbe anche causare,in seguito ad una pozione chiusa in negativo, la perdita del capitale investito. Il consiglio è quindi quello di tenere una posizione sempre aperta sul titolo specifico per il quale è in programma in un dato giorno lo stacco del dividendo. In questo modo infatti sarà possibile ottenere l’accredito del valore della cedola direttamente sul proprio conto. Tale meccanismo definito ‘automatico’ è reso possibile solamente con il trading di Cfd.

In conclusione è possibile dire che non sempre è conveniente essere azionisti per guadagnare con i dividendi. Ma se si vogliono evitare tutti i doveri legati alla titolarità delle azioni allora la strada migliore da percorrere è quella che prevede la scelta di Cfd.

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