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Valutazione dell’oro5 minuti di lettura

Se, parlando di Forex, molti di voi troveranno comprensibile il significato del fare trading online speculando sulle valute, non è detto invece che sia ben chiaro cosa significhi investire sulle materie prime. Di seguito analizzeremo la valutazione dell’oro per comprendere meglio alcune operazioni forex. Le materie prime, in gergo finanziario, vengono anche chiamate easy commodities.

Valutazione dell’oro: uno dei migliori modi per trarre profitto dal rialzo dei prezzi

Operare con l’oro nel Forex consiste, essenzialmente, nell’acquistare virtualmente il metallo cercando poi di rivenderlo ad un prezzo maggiore. L’ideale è mantenere aperta una posizione finché la valutazione dell’oro non raggiunge il livello sperato, operando con lo stop loss per decidere anche a quale livello al ribasso chiudere, eventualmente, il vostro ordine.

Un broker finanziario guadagna sugli investimenti in oro allo stesso modo che per altri tipi di operazioni finanziarie, ovvero facendovi acquistare la materia prima ad un prezzo leggermente superiore rispetto al valore sul mercato. In caso di esito positivo della transazione, il profitto del trader equivale alla differenza tra il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita.

Uno dei principali vantaggi del trading Forex con l’oro, è la possibilità di operare con l’effetto leva. Ciò significa che, con una buona dose di esperienza nel settore degli investimenti, potrete moltiplicare i vostri guadagni.

La leva nell’oro, tuttavia, è uno strumento che richiede una certa esperienza in ambito di money management. La possibilità di poter agire su volumi proporzionalmente superiori al potenziale di investimento del trader, comporta una maggiore attenzione ai livelli di margine messo a disposizione per l’operazione.

Tali considerazioni vanno effettuate sempre, ma soprattutto nelle posizioni a breve termine, quelle notoriamente maggiormente caratterizzate da una maggiore instabilità potenziale da parte dell’oro.

Ovviamente, conviene acquistare quando la valutazione dell’oro tocca dei punti minimi. Per verificare tale condizione, come per le valute e altri strumenti finanziari, potrete avvalervi dell’uso dei grafici e delle tabelle, messe a disposizione dai migliori broker Forex presenti sul web.

Storia della compravendita dell’oro

L’oro viene quotato al grammo, e la sua unità di misura è il carato. La Borsa di Londra, a partire dal 1919, ha sempre stabilito il fixing dell’oro (ovvero il suo prezzo di riferimento) due volte al giorno. Dalla fine del 2014, il fixing è stato invece affidato a Ice Benchmark Administration (Iba), che opera in tal senso sempre due volte al giorno, ma per via elettronica e non telefonica come avveniva in precedenza.

L’oro iniziò ad essere impiegato in Borsa fondamentalmente per supportare le valute: detto in parole più semplici, il valore di ogni valuta aveva un equivalente in oro. Tale sistema veniva definito gold standard, e si sviluppava in tre modi differenti:

  • Circolazione aurea: quando l’oro veniva usato direttamente come moneta.
  • Circolazione cartacea convertibile totalmente in oro: quando il valore in oro della moneta era equivalente alla quantità di oro in possesso della banca centrale, e la cartamoneta poteva essere quindi totalmente convertibile in oro.
  • Circolazione cartacea convertibile parzialmente in oro: quando non era possibile convertire totalmente la moneta in oro, poiché esso, nelle casse dello Stato, era presente in quantità minore rispetto all’emissione delle banconote.
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Quotazioni dell’oro negli ultimi dieci anni

Oro nel Forex: ulteriori considerazioni

In ambito economico, l’importanza dell’oro e del sistema gold standard fu di assoluta rilevanza, poiché i tassi di cambio tra le valute dipendevano dal rapporto tra le quantità di oro sottostanti le valute stesse. Gli investimenti in oro erano caratterizzati, di conseguenza, da una certa stabilità, poiché il suo valore non dipendeva dalla domanda e dall’offerta del bene, bensì dalla quantità stessa dell’oro.

I rapporti tra oro e dollaro americano (USD)

Come sappiamo l’oro, esattamente come il petrolio, viene scambiato in dollari americano. La connessione fra le due valute è sempre stata di rilievo. Ad esempio si è evidenziato che esiste una correlazione inversa tra la valutazione dell’oro e prezzo della valuta americana: appare piuttosto usuale che ad un calo di USD corrisponda generalmente un aumento del prezzo dell’oro.

Le analisi più accreditate confermano che tale connessione sia riferibile ai vecchi accordi di Bretton Woods, che prevedevano appunto il fatto che le valute avessero l’obbligo di essere convertite con dollari. Il dollaro americano, nelle riunioni che sancirono gli accordi, assunse dunque un ruolo centrale nei commerci internazionali. Il petrolio per esempio, come tutte le materie prime in generale, non sfuggiva a questa regola.

Ebbe quindi luogo il già citato Gold Exchange Standard a tutti gli effetti, che prevedeva uno standard nel tasso di cambio con valute collegate in tutti i casi al dollaro, il quale a sua volta era collegato all’oro.
La natura dinamica dell’oro è tuttavia influenzata da un certo numero di fattori, non solo quelli legati al dinamismo intrinseco del dollaro, dell’eventualità di uno scontro bellico o del valore dell’inflazione.

Questo avviene perché gli elementi che incidono sulle quotazioni auree sono di matrice globale, non circoscritta a mercati settoriali o specifici gruppi di persone.

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Equilibrio del Gold Standard

Il Gold Standard rappresentava un equilibrio piuttosto stabile per le economie nazionali e le consequenziali operazioni nei mercati valutari. Tale equilibrio era dettato da una serrata serie di norme che ogni paese era tenuto ad osservare per consentire il corretto afflusso e deflusso aureo nelle banche centrali.
Vien da sé che, quando queste norme non venivano rispettate, si creavano squilibri nel sistema.

Inoltre bisogna considerare che, nonostante sul medio e lungo termine la valutazione dell’oro potesse essere caratterizzata da una scarsa volatilità, costituendo di fatto una buona stabilità nei prezzi, nel breve periodo si poteva risentire in modo più incisivo degli eventi maggiormente correlabili alla quota valutaria aurea. Si pensi a scoperte di giacimenti di oro, il cui effetto più immediato è un diretto aumento dell’offerta e livelli di prezzo, almeno nel breve termine.

Attualmente, l’oro costituisce un investimento finanziario difensivo, poiché ha comunque mantenuto una certa stabilità del suo valore commerciale, e non subisce l’andamento del mercato azionario e obbligazionario. Ecco perché il Forex con l’oro può risultare decisamente proficuo, soprattutto quando il valore di una valuta subisce continue oscillazioni. Inoltre, sempre grazie alla sua stabilità, l’oro viene utilizzato principalmente nei contratti futures, con i quali si specula sui prezzi futuri.

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